FUGA DALL’AFRICA
FUGA DALL’AFRICA

FUGA DALL’AFRICA

Non è ben chiaro ne’ anche a me come si concretizza fisicamente un immagine che parte dal mio pensiero, tutto inizia da un’ idea che poi si evolve piano piano, il tema mi ha suggerito fin da subito la grossa testa di un elefante con le mappe dell’Africa sulla pelle, poi ricercando  immagini per rappresentarlo fedelmente, sono inciampata sulla crudele verità delle torture fatte ai rinoceronti per il loro “prezioso corno”, che come mi ha chiesto mio figlio di sei anni: “Mamma ma perché gli prendono il corno, che cosa se ne fanno? lo usano per fare qualcosa?” Infatti, cosa se ne fanno? un corno che non può essere un vaso, ne’ un bicchiere, che non ha nessuna utilità, che cosa se ne fanno? e ritrovarsi invece in assenza di parole chiare per spigare certi gesti a un bambino piccolo. Così è nata Fuga dall’Africa, la fuga di un Rinoceronte ma anche di tutti gli animali che subiscono, che continuano però a mantenere le proprie origini come la cartografia sulla propria pelle cercando però la direzione giusta per andarsene. Non sono sicura che il mio messaggio sia arrivato chiaro come lo era a me, fatto sta che però realizzare questa tavola singola mi ha reso felice. Ho voluto perciò raccogliere tutti i passaggi di questo lavoro.

l’Illustrazione è stata realizzata per la partecipazione al Concorso Lucca Junior 2015 – Tema: “STRUMENTI DI VIAGGIO. Mappe, atlanti, bussole e navigatori”. La scelta del soggetto da rappresentare era libera purché legata al tema del viaggio. Le tavole in concorso potevano prendere spunto e raffigurare strumenti reali che usualmente vengono utilizzati per pianificare o accompagnare un viaggio (cartine, bussole, navigatori…) ma anche strumenti astratti (la fantasia e l’immaginazione), così come astratto può essere il viaggio stesso, con mezzi di trasporto concreti o fantasiosi.

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